Intelligenza artificiale, una speranza in più nella prevenzione dell'infarto

In un futuro molto vicino l’intelligenza artificiale potrebbe prevedere con precisione i rischi di infarto.
Può l’intelligenza artificiale predire con maggiore precisione rispetto all’uomo i rischi di eventi cardiovascolari come l’infarto, analizzando i dati clinici? Sembrerebbe di sì, stando alla ricerca condotta da un gruppo di ricercatori dell’Università di Nottingham e pubblicata recentemente su Plos One.
I ricercatori dell’Università di Nottingham, infatti, hanno dimostrato, attraverso algoritmi ad apprendimento automatico, che l’intelligenza artificiale può prevedere i rischi di eventi cardiovascolari in modo più preciso di quanto possa fare l’uomo.

La ricerca

Gli scienziati di Nottingham hanno utilizzato 4 algoritmi ad apprendimento automatico facendo loro analizzare, senza istruzioni umane, i dati medici storici di 378.256 pazienti inglesi e i pattern ricorrenti che avevano portato ad eventi cardiovascolari.
Analizzando i dati, le intelligenze artificiali hanno elaborato le proprie linee guida di previsione dei rischi. Con i criteri appresi, e prendendo come riferimento i dati del 2005, gli algoritmi hanno poi stimato chi avrebbe avuto problemi cardiovascolari nei successivi 10 anni ed effettuato una verifica analizzando i dati del 2015.

I risultati

Rispetto alle previsioni dell’uomo che tengono conto delle linee guida delle società scientifiche, secondo i ricercatori, le previsioni delle intelligenze artificiali sono risultate nettamente più precise. In particolare uno dei 4 algoritmi è riuscito a prevedere il 7,6% di eventi cardiovascolari in più rispetto alle linee guida, pari a ben 355 pazienti.
Per saperne di più: http://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0174944