Gli adolescenti non dormono abbastanza, e la causa è, neanche a dirlo, il tempo passato su smartphone, tablet e pc. Da una ricerca della San Diego State University, pubblicata sul Sleep Journal, emerge come i ragazzi siano disposti a sacrificare il sonno per poter passare più tempo su smartphone e tablet. Con ripercussioni sulla salute.
Il sonno, si sa, è fondamentale per l’essere umano, e per gli adolescenti ancora di più. Se insufficiente, ha ripercussioni significative per la salute. A questo proposito, un gruppo di ricercatori della San Diego State University di San Diego e dell’Iowa State University di Ames, ha deciso di indagare per verificare quali sono i fattori sociali che modificano la durata del sonno degli adolescenti.
L’indagine ha cercato di determinare in primo luogo se la durata del sonno dei ragazzi statunitensi fosse cambiata nel corso degli anni e in secondo luogo se i nuovi media (rispetto ad altri fattori) potessero essere in qualche modo responsabili dei cambiamenti.
La ricerca
Durante la ricerca, gli studiosi hanno analizzato i dati provenienti da due indagini nazionali sulla durata del sonno e sull’uso del tempo tra gli adolescenti, condotte nel 1991 e nel 2007 per un totale di quasi 369.595 adolescenti. I risultati non lasciano spazio a dubbi e hanno evidenziato che gli adolescenti dormono troppo poco rispetto ai bisogni di quest’età. Nello specifico è emerso che circa il 40% dei ragazzi dorme meno di 7 ore per notte, percentuale che risultava essere maggiore del 17% rispetto a quella registrata nel 2009.
Le cause? Gli apparecchi elettronici
L’utilizzo di dispositivi elettronici e dei mezzi di comunicazione sociale è aumentato esponenzialmente nel periodo 2009-2015, lo stesso in cui sono diminuite le ore di sonno degli adolescenti. Gli esperti hanno anche osservato che le ore di sonno diminuivano in modo proporzionale con l’aumento del tempo trascorso su smartphone, tablet e pc.
Le altre attività prese in considerazione e considerate normalmente una delle cause della durata del sonno insufficiente, come lavoro o tv, negli anni presi in considerazione sono rimaste relativamente stabili (o si sono ridotte, rendendo improbabile che possano essere la causa della riduzione del sonno dei ragazzi.
Cosa fare?
Per i ricercatori, alla luce di queste evidenze, gli interventi sanitari pubblici dovrebbero considerare l’uso moderato dei dispositivi elettronici come uno degli obiettivi su cui intervenire per migliorare la salute degli adolescenti.
Il consiglio in più?
Molto può essere fatto anche dai genitori, regolando e limitando in casa e nelle ore serali l’utilizzo degli apparecchi elettronici.
Fonte: http://www.sleep-journal.com/article/S1389-9457(17)30350-7/fulltext