Allergie di primavera: perché insorgono e come possiamo curarle

In primavera oltre ai fiori arrivano, puntuali, le allergie. In Italia ogni anno un adulto su cinque è colpito da allergie e, sotto i 30 anni, la media sale a uno su quattroDal 1990 ad oggi il numero delle persone che hanno una rinite allergica è aumentato del 9%, passando dal 16,8% della popolazione al 25,8% ed entro il 2022 potrebbe arrivare a soffrirne il 50% della popolazione italiana. 

 

Come insorgono le allergie primaverili? 

Quando i pollini entrano in contatto con le mucose di occhi, naso, gola, l’involucro che li protegge si dissolve e rilascia le proteine presenti al suo interno, gli allergeni. Questi elementi di solito sono innocui per la maggior parte delle persone. In alcuni soggetti però, il sistema immunitario scambia gli allergeni per agenti nocivi e li attacca. In questa reazione eccessiva si formano anticorpi specifici, leimmunoglobuline E (IgE). Da quel momento, ogni volta che la persona entra in contatto con l’allergene, alcune cellule del sistema immunitario rilasciano l’istamina, la sostanza che causa i sintomi tradizionali delle allergie: starnuti, tosse, fiato corto, naso che cola e che prude, gola che pizzica. Si può diventare allergici anche da adulti, ma di solito l’allergia è una predisposizione genetica. Gli agenti scatenanti possono essere diversi: pollini, inquinamento atmosferico, fumo passivo, alcuni alimenti.  

 

Come fare a sapere se si è allergici? 

Esistono diversi esami per confermare le allergie. Uno di questi è il prick test: il medico mette sulla pelle del paziente una goccia di estratti degli allergeni più comuni. In caso positivo, dopo 15 minuti compaiono i primi sintomi, come rossore e rigonfiamento.  

Oltre a questo test si possono eseguire altri esami:  

  • spirometria per gli asmatici, che serve a valutare se le vie aeree sono ostruite 
  • endoscopia nasale a fibre ottiche per ispezionare le cavità del naso 
  • citologia nasale per analizzare le cellule della mucosa 

Ci sono anche test molecolari: analizzano un campione di sangue tramite strumenti specifici che hanno memorizzato centinaia di componenti e proteine presenti nei pollini e forniscono una mappatura dei possibili elementi scatenanti l’allergia.  

 

Come si può curare l’allergia?  

Se si presenta in forma lieve, l’allergia si può curare con colliri specifici e lavaggi nasali che aiutano a pulire le mucose dagli allergeni, in altri casi potrebbe essere necessario assumere dei farmaci. 

Per qualsiasi dubbio, è bene comunque parlarne con il proprio medico che saprà indicarvi gli esami e le cure più appropriati per il vostro caso.