Ne sono colpite 348 milioni di persone, ad oggi risulta essere la quarta causa di morte al mondo e si stima che entro il 2020 diventerà la terza. Eppure, da quanto emerge da un’indagine condotta da GFK Eurisko, la BPCO o Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva, non è conosciuta da due europei su tre e da ben nove italiani su dieci.
La Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (detta anche BPCO) sembra essere una malattia misteriosa. Due europei su tre non la conoscono. E in Italia va anche peggio. Alla domanda “Hai mai sentito parlare di BPCO” solo il 10% delle persone dichiara di aver sentito parlare della malattia. È quanto emerge da una ricerca realizzata da GFK Eurisko in cinque paesi europei (Germania, Belgio, Spagna, Regno Unito e Italia).
I risultati
L’indagine, che ha coinvolto 4.250 persone maggiorenni, ha fatto emergere quanto poco sia nota questa patologia:
- Solo il 35% degli europei ha sentito parlare di BPCO, di cui il 45% dei tedeschi, il 44% degli inglesi, il 41% degli spagnoli, il 20% dei belgi e, fanalino di coda, il 10% degli italiani.
- Il 95% degli intervistati percepisce la malattia come grave o molto grave e causata, in prevalenza, dal fumo di sigaretta.
- Per l’84% la BPCO si può prevenire non fumando o smettendo di fumare.
- Altre cause di insorgenza della malattia riconosciute dagli intervistati sono state l’inquinamento e la familiarità.
Cosa ne pensa chi soffre di BPCO?
La ricerca ha coinvolto anche persone già affette da BPCO, evidenziando come questa malattia influenzi negativamente la qualità della vita di chi ne soffre:
- Il 79% dei pazienti intervistati ha dovuto rinunciare a svolgere qualsiasi tipo di attività sportiva.
- Il 62% non riesce a dedicarsi come vorrebbe ai propri hobby.
- Sempre il 62% non è in grado di prendersi cura dei bambini o giocare con loro.
- Il 56% è limitato nei viaggi.
- Il 53% nella vita affettiva.
- Il 47% negli incontri con gli amici.
- Il 42% è limitato nelle uscite sociali (ristorante, cinema, pub, teatro)