Secondo uno studio recentemente pubblicato su Bmj Diabetes Research & Care sembrerebbe esistere una relazione diretta tra tasso di incidenza del diabete e di intolleranza al glucosio e aumento della temperatura esterna.
Lo studio sulla relazione tra diabete e riscaldamento globale
I ricercatori dell’University Medical Center di Leiden hanno analizzato i dati raccolti dal 1996 al 2009 in 50 stati americani, Guam, Porto Rico e alle Isole Vergini dal Sistema Nazionale di Sorveglianza del Diabete dei Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie USA (CDC). A prescindere da sesso e peso, a un aumento di un grado centigrado della temperatura esterna corrisponde un incremento del numero di casi di malattia tra gli adulti dello 0,314 per cento, e di uno 0,17 per cento di intolleranza al glucosio.
Che significa più o meno 100.000 nuovi casi di diabete di tipo 2 negli Stati Uniti ogni anno per un solo grado in più di aumento della temperatura esterna.
Tutto parte dal Bat, il tessuto adiposo bruno
Secondo i ricercatori dell’University Medical Center di Leiden tutto sarebbe collegato al Bat (Brown adipose tissue), il tessuto adiposo bruno che ha il compito di produrre calore dal cibo trasformando i lipidi in calore (processo di termoregolazione).
Le basse temperature ambientali, infatti, innescano all’interno del Bat alcune reazioni che provocano una piccola perdita di peso e un aumento della sensibilità all’insulina, dunque un abbattimento del rischio di ammalarsi di diabete, mentre una costante esposizione a temperature più elevate, potrebbe contribuire all’attuale epidemia di diabete di tipo 2.
Fonte: http://drc.bmj.com/content/5/1/e000317