È arrivata. Tosse o raffreddore, dolori muscolari, febbre… ma anche mal di testa o malessere generale. È la temuta influenza, che sta colpendo pesantemente, in questo periodo, il nostro paese. Ecco come riconoscerla, come curarla ma, soprattutto, come scongiurare le complicanze ed evitare di trasmetterla alle altre persone.
Speravi di scamparla e invece non ce l’hai fatta. L’influenza, inesorabile, è arrivata anche quest’anno. Mal di testa, brividi, febbre… Cosa puoi fare?
In primo luogo? Non fare l’eroe e presta attenzione agli altri
Forse non ci hai mai pensato. Ma se hai l’influenza sei molto contagioso. E potresti passarla a qualche persona appartenente alle cosiddette categorie a rischio, che potrebbe sviluppare complicanze anche molto gravi, se non addirittura mortali. Per questo, non fare l’eroe. Se hai l’influenza non andare in ufficio (magari prendendo i mezzi pubblici), nel migliore dei casi infetteresti molte delle persone con le quali verresti in contatto. Senza contare che ti esporresti a rischio di complicazioni e infezioni concomitanti (superinfezioni) da parte di altri batteri o virus. Per questi motivi, per un po’ di giorni (da 3 a 7), limita il più possibile i contatti infettanti con altre persone. Se non vivi da solo, presta attenzione anche in casa: evita di gironzolare continuamente e cerca di stare il più possibile a letto, soprattutto se dividi i tuoi spazi con persone che rientrano nelle categorie a rischio, come bambini o anziani.
Quali possono essere i sintomi?
In realtà sono comuni anche a molte altre malattie e per questo è facile fare confusione. È possibile, inoltre, che l’infezione abbia un decorso asintomatico, ma nella maggior parte dei casi, negli adulti, i sintomi generali consistono in:
- febbre o febbricola (generalmente accompagnata da brividi)
- mal di testa
- malessere generale, spossatezza
- mancanza di appetito
- dolori ai muscoli e alle articolazioni
- sintomi respiratori (tosse, mal di gola, congestione nasale)
Nei bambini bisogna prestare attenzione anche ad altri segnali:
- Nei bambini si possono manifestare anche sintomi a carico dell’apparato gastro-intestinale (nausea, vomito, diarrea).
- Attenzione ai più piccoli: potrebbero non essere in grado di descrivere la sintomatologia, che invece può manifestarsi con irritabilità, pianto, inappetenza.
- Nei bambini in età prescolare occhi arrossati e congiuntivite sono caratteristiche dell’influenza, in caso di febbre elevata.
- Nel bambino di 1-5 anni la sindrome influenzale si associa frequentemente a laringotracheite, bronchite e febbre elevata.
Come si diagnostica l’influenza?
Non è semplicissimo perché può essere confusa con altre malattie. Il termine “influenza”, infatti, viene spesso impropriamente attribuito ad affezioni delle prime vie aeree, di natura sia batterica che virale. In generale, però, la diagnosi di influenza si basa comunemente sui sintomi clinici, anche se la certezza può essere raggiunta solo con l’isolamento del virus influenzale (che, però, non viene effettuato, se non nell’ambito di studi scientifici).
Come si cura?
La migliore medicina? Il riposo, che consente all’organismo di risparmiare energie e di concentrarsi sull’attività più importante: combattere i virus per guarire presto e bene. Nei casi non complicati, infatti, i sintomi si risolvono spontaneamente entro una settimana dall’esordio.
In generale, però, la terapia dell’influenza, se non complicata da sovrapposizioni batteriche, è essenzialmente di tipo sintomatico. Essendo la malattia di natura virale, infatti, non esistono farmaci specifici. Possono essere di ausilio gli antipiretici (abbassano la febbre) e gli antidolorifici (attenuano il dolore) per il mal di testa e i dolori osteomuscolari.
Utile mangiare cibi sani, facilmente digeribili ma nutrienti, aumentare l’assunzione di vitamine attraverso la frutta fresca e, soprattutto, bere molto, per reintegrare i liquidi persi (soprattutto in caso di febbre alta).
Occhio alle complicanze
Le complicanze dell’influenza sono più frequenti nei soggetti al di sopra dei 65 anni di età e/o con condizioni di rischio, ma possono colpire chiunque, soprattutto se non si è ben curato. Possono essere numerose e, in alcuni casi, particolarmente gravi. Le più frequenti sono:
- Bronchiti
- Broncopolmoniti
- Polmoniti batteriche e virali
- Disidratazione
- Peggioramento di malattie preesistenti (diabete, malattie immunitarie, cardiovascolari o respiratorie croniche)
- Sinusiti
- Otiti (soprattutto nei bambini)
Fonti:
http://www.salute.gov.it/portale/salute/p1_5.jsp?lingua=italiano&id=33&area=Malattie_infettive
http://www.salute.gov.it/portale/influenza/dettaglioFaqInfluenza.jsp?lingua=italiano&id=103