Non siamo tutti uguali di fronte alla malattia. Ogni anno 100 milioni di persone si impoveriscono per acquistare farmaci necessari alle loro terapie. Questo è quanto è emerso dal Forum straordinario dell’OMS, tenutosi a Johannesburg, sull’emergenza per l’accesso ai farmaci, che si sta verificando in tutto il mondo, paesi occidentali compresi, e che non accenna a diminuire.
Il problema è serio. L’accessibilità economica dei medicinali è stata a lungo una preoccupazione per i paesi in via di sviluppo. Ma oggi non è più così ed è diventata un’emergenza globale. Anche le autorità sanitarie dei paesi ad alto reddito si trovano sempre più a dover razionare farmaci per il cancro, l’epatite C e le malattie rare. Il problema si estende ai farmaci più vecchi i cui brevetti sono scaduti, come l’insulina per il diabete.
La conseguenza è che, ogni anno, 100 milioni di persone cadono in povertà perché devono pagare le medicine di tasca propria.
Il forum, co-ospitato dall’OMS e dal Governo del Sud Africa, ha avuto come obiettivo quello di fornire una piattaforma globale per una discussione tra tutte le parti interessate – compresi i governi, le organizzazioni della società civile e l’industria farmaceutica – per identificare strategie che potessero ridurre i prezzi delle medicine e ampliarne l’accesso per tutti.
La strategia
Una ricetta potrebbe esserci: quella di iniziare a fare acquisti centralizzati tra Paesi diversi per contrattare un prezzo migliore grazie all’ampliamento dei volumi acquistati.
L’OMS, infatti, suggerisce acquisti “multistato” per contrattare prezzi più bassi con le aziende.
L’evento ha evidenziato, infatti, esempi di successo nella collaborazione dei Paesi intorno al raggiungimento di prezzi dei medicinali più accessibili. Se diversi Paesi nella stessa regione si uniscono per acquistare i medicinali, possono negoziare prezzi ridotti grazie al maggior volume di medicinali acquistati. Per esempio, alcuni paesi europei guidati dall’Austria hanno condiviso politiche diverse per ampliare l’accesso ai farmaci attraverso il PPRI sostenuto dall’OMS (politiche di prezzi e rimborsi farmaceutiche).
Gli organismi industriali del forum hanno espresso sostegno per l’obiettivo dell’accesso ai farmaci per tutti e hanno espresso il loro impegno per l’Agenda per lo sviluppo sostenibile, che richiede una partnership con il settore privato per affrontare sfide globali come l’accesso ai medicinali.
I prossimi passi
L’OMS lancerà una consultazione pubblica online per raccogliere opinioni e suggerimenti per una definizione di ciò che costituisce effettivamente un “prezzo equo” dalle parti interessate.
Fonte: Quotidiano Sanità