Partire per le vacanze richiede sempre un minimo di preparazione per non correre rischi in caso di bisogno, anche se la meta è una comoda isoletta italiana, munita di tutti i servizi sanitari. A maggior ragione se si è amanti di mete esotiche e viaggi avventurosi. Ecco, quindi, le raccomandazioni dei Centers for Diseases Control (CDC) americani prima, durante e dopo il viaggio.
Se amate i viaggi avventurosi alcune accortezze sono d’obbligo
Dal come preparare la valigia al conoscere gli effetti dell’altitudine (in particolare sul vostro corpo), da dove nuotare e cosa fare con gli animali che si incontrano, ci sono alcune raccomandazioni da seguire prima, durante e dopo il viaggio. A spiegarle sono i Centers for Diseases Control americani (CDC).
Il primo presupposto da non sottovalutare è che, in caso di mete poco turistiche e/o attività avventurose:
- potrebbe esserci poco o nullo accesso a cure mediche;
- le comunicazioni potrebbero essere poco affidabili;
- i cambiamenti di clima repentini potrebbero rendere difficili i soccorsi.
Per questo prima di partire è bene informarsi sui possibili rischi per la salute, e andare da un medico specializzato in medicina tropicale (o comunque specifica per il tipo di viaggio che farete). In generale gli step da seguire potrebbero essere i seguenti:
- Vaccinazioni almeno 4-6 settimane prima della partenza.
- Se si ha in programma di andare in alta montagna o fare immersioni subacquee, si può chiedere al medico se è opportuno portare farmaci legati a eventuali problemi che potrebbero insorgere in queste attività, facendosi spiegare bene come, quando e se utilizzarli.
- Sarebbe comunque bene allenarsi per tempo se si ha in programma di fare attività fisica impegnativa e non lanciarsi in attività per le quali il vostro corpo non è preparato.
- Mettere in valigia un kit con i farmaci prescritti, quelli da banco e primo soccorso.
- A seconda della meta scelta portare protezione solare, repellenti per insetto e disinfettanti per le mani.
- Affidarsi a guide o compagnie di viaggio affidabili.
- Una volta partiti, indossare protezioni adeguate al tipo di vacanza, come elmetti o giubbotti salvavita, e se si va ad altezze molto elevate scendere gradualmente.
- Se non si è certi, evitare di nuotare in laghi e fiumi per possibili infezioni.
- Non bere alcol prima delle attività all’aperto perché può rallentare i tempi di reazione.
- Usare protezione solare e repellente.
- Evitare gli animali randagi o selvatici per il rischio di rabbia e altre infezioni e prendere i farmaci per la malaria se prescritti.
- Se si ha la febbre durante o dopo il viaggio in aree malariche, anche fino a un anno dopo, è fondamentale non sottovalutarla e andare subito dal medico.
- Se una volta tornati a casa non ci si sente bene, può essere opportuno andare da uno specialista, raccontandogli dove si è andati e le attività fatte, se si è stati morsi o graffiati da un animale.