Il sangue artificiale ottenuto potrà essere utilizzato per le trasfusioni difficili e i gruppi sanguigni rari.
Per la prima volta è stato possibile produrre sangue in laboratorio, in quantità sufficiente per effettuare trasfusioni. È quanto dimostrato da uno studio effettuato dall’Università di Bristol e pubblicato su Nature Communications. Il sangue così ottenuto potrà essere utilizzato per gruppi sanguigni rari, la cui donazione tradizionale può essere una fonte difficile da reperire. La ricerca, infatti, evidenzia che il sangue artificiale ottenuto dalle cellule staminali è particolarmente compatibile anche con i gruppi più rari.
Sangue artificiale, cosa cambia
Il sangue artificiale, fino ad oggi, poteva essere prodotto a partire da cellule staminali che, però, durante il processo morivano, rendendo impossibile ottenerne quantità elevate. La differenza, ora, sta nel fatto che i ricercatori hanno sviluppato un processo che, a partire da staminali adulte, ottiene cellule eritroidi (che fanno da precursore ai globuli rossi) capaci di replicarsi, e quindi “immortali”. Per il momento, durante i test di laboratorio, sono stati ottenuti “litri” di globuli rossi, mentre entro l’anno inizieranno i test di sicurezza su eventuali trasfusioni.
Fonti
http://www.nature.com/articles/ncomms14750
http://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/medicina/2017/03/24/ottenuti-litri-di-sangue-artificiale-con-cellule-staminali_d049c9b2-09bc-4189-b33a-da407db4f53c.html